Brano: [...], esso fu, entro quei limiti imposti, conseguente allo sviluppo della lotta politica in Italia ». E infatti la maggior parte degli artisti citati li ritroveremo, poi, direttamente impegnati nella lotta partigiana.

// Premio Bergamo

Tuttavia anche nell’interno del fascismo si operava in contrasto all'indirizzo ufficiale del regime. Nel settembre 1939 s’istituì a Bergamo un premio di pittura che aveva il chiaro intento di contrapporsi a quel Premio Cremona, voluto da Farinacci nel luglio 1938 « con l’intento di portare un contributo al tentativo di orientare l’arte pittorica italiana verso una concezione politicofascista », e realizzato nella sua prima edizione (a quale livello qualitativo è immaginabile) l’anno seguente con due temi pittorici: « Ascoltazione alla radio di un discorso del Duce » e « Stati d’animo creati dal Fascismo ».

Alieno da ogni intenzione di incensare il regime, ricco della partecipazione dei più qualificati artisti italiani, il Premio Bergamo fu subito considerato come l’« anticremona »: fin dalla sua seconda edizione[...]

Brano: [...]atosi a Giovanni Preziosi, divenne uno dei più accesi fautori della campagna antisemitica; filonazista a oltranza, fu invitato in Germania per tenere discorsi intesi a illustrare l’importanza dell’Asse RomaBerlino (gennaio 1939) e a sostenere quella politica di aggressione militare che sarebbe sfociata nella seconda guerra mondiale.

In campo artistico, allineandosi alla campagna nazista contro !’« arte degenerata », propugnò l’istituzione del Premio Cremona (luglio 1938) che avrebbe avuto il compito di esaltare il « realismo fascista », in polemica con il « giudaismo » imperante nell’arte moderna (v. Arte e Resistenza).

Nella repubblica di Salò

Nella famosa riunione del Gran Consiglio (v.) del 25.7.1943, riunione che venne convocata su proposta formale di Farinacci, anche se altri gerarchi premevano perché venisse fatta, egli presentò un ordine del giorno mirante a consegnare l’Italia in mano tedesca e, rimasto isolato, lo votò da solo. Subito dopo il 25 luglio, sfuggendo all’arresto, volò al Quartier Generale di Hitler, a Rastenburg (Prus[...]

Brano: [...]'individuo e la società, diventano diversi aspetti di un unico problema: l’impegno totale per cambiare, per una nuova società libera e felice.

Tale problema, sentito da tutta la giovane intellettualità italiana, trovava in Guttuso la sua espressione più aperta, meno condizionata dal ricatto della tradizione formalistica italiana e internazionale. « La Crocifissione » fu premiata al Premio Bergamo, sorto nel 1942 come antitesi al fascistissimo Premio Cremona. Ma scoppiò una polemica, con violenti attacchi della burocrazia fascista e clericale, che fece diven

tare Guttuso una bandiera del nuovo realismo.

Nella Resistenza

Vennero gli anni duri della Guerra di liberazione. A Roma, a contatto con Celeste Negarville e il gruppo intellettuale, Guttuso partecipò alla Resistenza (come capo settore militare della zona di Roma Centro fino alla Liberazione), e dipinse e disegnò il famoso gruppo di opere detto Gott mit Uns (v.), nel quale vengono descritti i massacri delle Fosse Ardeatine (v.) e tutti gli altri in cui si concluse l’atroce episodio d[...]